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Milan Games Week 2018, la nostra esperienza: dominano gli eSports

Con oltre 160.000 presenze, il 10% in più rispetto all’edizione 2017, la Milan Games Week si è confermata un appuntamento imperdibile per gli appassionati di videogame provenienti da tutta Italia, noi di RecensioneDigitale ci siamo stati e abbiamo in lungo e in largo girato la fiera per dare un’occhiata generale alla manifestazione.

Gli eSports

L’apparato eSportivo è oramai una presenza fissa all’interno della manifestazione, ma il Radio 105 MGW ESPORTSHOW di quest’anno è stato in grado di superare ogni più rosea aspettativa, portando sui palchi tanto di PG Esports quanto di ESL una serie di eventi capaci di coinvolgere al massimo il pubblico e dimostrando un’ottima comprensione dei trend più incisivi del mercato.

Gli incredibili risultati raggiunti dall’offerta eSport di questa edizione ci fanno capire che i videogiocatori più forti possono diventare delle vere e proprie star per il pubblico, che possiamo considerare veri e propri tifosi.

Il successo degli streamers

Il successo degli showman nati su Twitch e YouTube non dovrebbe essere una sorpresa: Tyler Blevins, il “Ninja” che compete con i numeri delle più grandi organizzazioni eSportive, insegna che la figura del pro player intrattenitore riesce a catturare l’attenzione di una gigantesca fetta del giovane pubblico.

La prima lezione della Milan Games Week 2018 è che l’Italia non fa eccezione: Giorgio “Pow3r” Calandrelli è stato in grado di paralizzare più di una volta l’intero padiglione; che si trattasse di uno showcase, di un firmacopie o di un Meet&Greet con i fan, il re indiscusso della scena nostrana di Twitch era costantemente preso d’assalto da centinaia di persone.

Sulle ali del successo di Fortnite di Epic Games, Pow3r e Mirko “CiccioGamer89” Alessandrini hanno trasformato la PG Arena in una vera e propria bolgia nel corso delle rispettive esibizioni live. Del resto, era solo questione di tempo prima di trovare un punto d’incontro tra il mondo dell’intrattenimento e l’universo del pro gaming: si tratta di un connubio che, oltreoceano, assorbe quotidianamente milioni di utenti.

Il pubblico

 A volte le capacità degli atleti non bastano: gli eSports sono uno show e come qualsiasi spettacolo necessitano di un forte coinvolgimento da parte del pubblico. Come si alimenta il calore della folla? Le recenti finali della Overwatch World League al Barclays Center di New York potrebbero insegnare qualcosa al riguardo.
 
Ubisoft e ESL, dal canto loro, hanno saputo interpretare il fenomeno al massimo nel corso della partnership che ha messo in scena la Rainbow Six ESL Eurocup. In Italia, fino allo scorso venerdì 5 ottobre, era impossibile pensare di assistere a qualcosa di simile: una fiumana di persone ha sostenuto EnD Gaming e iDomina eSports, le due formazioni italiane costrette, seppur con onore, a cedere il passo di fronte ai giganti della scena europea. Questa volta i risultati concreti dei nostri campioni contano poco: il valore produttivo si è dimostrato all’altezza delle più importanti manifestazioni internazionali, emozionando profondamente un pubblico volenteroso di soffrire e gioire assieme ai protagonisti fino al momento del trionfo per il russo Team Empire.

Conferme

Ormai è evidente come il segreto per una scena eSportiva accattivante risieda nella riproposizione della montagna russa tipica dell’atmosfera da stadio. I MOBA, in questo ambito, non temono rivali: in chiusura di Games Week, il Red Bull Factions è stato in grado di rendere giustizia all’immensa scena di League of Legends, offrendo agli aficionados una finale di altissimo livello. Nei momenti in cui si concretizza una rimonta come quella di cui si è reso protagonista il Team Forge, impegnato contro i ragazzi di Outplayed, lo sport virtuale si spinge oltre i suoi confini scatenando esultanze degne della Champions League.
 
L’altra faccia della medaglia, quella fatta di discipline compassate e riflessive, è emersa nel corso dell’Intesa Sanpaolo Hearthstone Cup facendo calare un velo di religioso silenzio sugli spalti della PG Arena. Come accade nelle olimpiadi degli scacchi, la community si è stretta attorno ai tecnicismi dei giocatori nonostante un meta-game piuttosto inadatto alla spettacolarizzazione del gioco di carte targato Blizzard Entertainment.

Cornice di lusso

L’atmosfera all’interno del Radio 105 MGW ESPORTSHOW era quella di un vero e proprio festival, grazie all’incessante susseguirsi di attività adatte a ogni genere di palato. Tra le “crew battle” tipiche di Super Smash Bros. e la GT Sport E-Cup by Mercedes Benz, le community si sono avvicendate sulle sedute della ESL Arena portandosi dietro centinaia di curiosi. Anche le proposte più tecniche, come lo showmatch di Starcraft 2 con la partecipazione di Riccardo “Reynor” Romiti, hanno dimostrato di esercitare un fascino magnetico perfino sul pubblico più giovane, originando un capannello di persone in costante movimento tra un palcoscenico e l’altro.

Le foto

Conclusione

Quando si rompe la barriera che separa l’arena dai protagonisti, le emozioni si mescolano in un vortice capace di aumentare esponenzialmente l’efficacia dell’offerta; del resto, se non si fosse trattato di eventi dal vivo, questi tornei avrebbero faticato a macinare migliaia di visualizzazioni sulle piattaforme di streaming. La formula adottata dalla Milan Games Week rappresenta senza dubbio il nuovo benchmark a livello nazionale, avendo esaltato con successo l’incalcolabile valore aggiunto di un pubblico coinvolto. Nel corso del weekend appena concluso è successo qualcosa di magico, ed è successo proprio a Milano.
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