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Samsung Galaxy Note 9, la recensione: svago e lavoro a portata di smartphone con S-Pen

Samsung Galaxy Note 9 è l’ultimo gioiello dell’omonima famiglia “Note” della casa coreana, il più potente ma anche il più costoso (prezzo di uscita) fino ad ora.

Ultimo aggiornamento 2024-04-19 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

Design 

Samsung ha mantenuto il design generale di Note 8 anche su Note 9 e onestamente non ci dispiace; il display con curvature 2D e il bordo metallico continuano dare una sensazione di modernità, infatti molti telefoni hanno adottato un aspetto simile, ma nessuno è realizzato con questi dettagli e un’ottima qualità. Questo Note 9 dà veramente la sensazione di “premium”.

La più grande differenza di design è che il sensore di impronte digitali si trova sotto la fotocamera posteriore. Questo piccolo cambiamento ha l’effetto che crea anche per smartphone precedenti realizzati da Samsung, andando a sbloccare il device con l’impronta si rischia di toccare (e quindi sporcare) la fotocamera.

Il retro di vetro consente la ricarica wireless mentre restano valide anche altre funzionalità molto apprezzate come il grado di impermeabilità IP68, il jack per cuffie e la memoria espandibile. Note 9 non adotta il “notch” che ha caratterizzato tanti smartphone del 2018 nella parte superiore del display

Se state considerando l’acquisto di Note 9, dovete sapere che è uno smartphone pesante. Anche se ha una cornice ultrasottile che gira intorno allo schermo da 6,4 pollici, rimane uno degki smartphine più “ingombranti“. Il mix tra peso e bordo smussato con una realizzazione che lo rendono molto liscio crea il famoso “effetto saponetta“, e senza cover dà la sensazione che possa scivolare dalla mano da un momento all’altro.

Il grosso problema che ho avuto è riguardo al pulsante di Bixby che si trova subito sotto i tasti del volume. Premetto che non l’ho utilizzato perché non lo trovo un assistente utile, oltre al fatto che non è disponibile in italiano; il fatto è che non si può neanche rimappare il tasto per altri scopi, veramente scomodo.

Samsung è raramente audace con le sue scelte di colore, ma con Note 9 le cose sono diverse. Ho testato Note 9 blu con una S Pen gialla e ammetto che mi è piaciuta la combinazione di colori e non è il solito monocromatico “normale” e “flat“. Gli altri colori disponibili sono:  viola lavanda e un nero abbastanza standard.

Display

Non troverete un display migliore su qualsiasi smartphone attuale di quello del Samsung Galaxy Note 9; il pannello 2960 x 1440, con bordi “Infinity” inclinati e supporto per i contenuti HDR lo rendono veramente eccezionale alla vista.

Gli schermi prodotti da Samsung per i propri devices (insieme a quelli di altri telefoni, come l’iPhone X) sono i migliori per una serie di motivi. Note 9 utilizza un pannello OLED,rispetto al display LCD, gli OLED consumano meno energia e alimentano solo i pixel richiesti, visualizzando quindi i neri perfetti; questo significa che quando guardate contenuti con molte scene scure, sembreranno effettivamente nere piuttosto che leggermente sbiadite.

I pannelli Samsung hanno anche colori molto migliori rispetto agli OLED concorrenti. Nella modalità di colori “predefinita“, tutta la gamma sembra accesa e incisiva, senza sacrificare troppo l’accuratezza del colore.  Agli inizi. gli OLED sui telefoni hanno sofferto di scarsa luminosità e di conseguenza gli utenti avevano difficoltà con scarsa visibilità esterna.

Adesso non esiste più questo problema, il pannello è luminosissimo e tendevo a non sentire nemmeno il bisogno di spingerlo oltre il 45-50%. La luminosità aumenterà anche in ambienti super-luminosi che lo rendono facile da leggere.

S Pen

Non potevamo fare a meno di dedicare un paragrafo per parlare di S Pen che rimane un degno motivo che spinge molti ad acquistare questo smartphone. Lo stilo realizzato da Wacom è qualcosa che la concorrenza non può eguagliare; la S Pen ha integrato il Bluetooth e viene fornita in colori diversi. 

In uso, la S Pen è più bella che mai: è fluida, liscia e reattiva. Non c’è quasi nessun ritardo quando si sta scrivendo, e il fantastico software che blocca tocchi involontari del palmo della mano, consente di scrivere in modo naturale senza disegnare accidentalmente su altre parti del display.

Il Bluetooth è la più grande aggiunta alla S Pen ed è utilissimo per eseguire le funzioni con la penna quando è più lontana dal dispositivo, ad esempio è possibile utilizzarla come pulsante di scatto quando si scattano selfie o si saltano le canzoni. È una buona idea ma magari non si usa molte volte dato che la S Pen sarà quasi sempre vicina al Note 9. La mia funzione preferita è la possibilità di scrivere memo con il display spento puoi far uscire la penna e iniziare immediatamente a prendere appunti.

Samsung include un paio di app incentrate su S Pen sul device.

Prestazioni

Per quanto riguarda l’hardware, il Samsung Galaxy Note 9 è molto simile al Galaxy S9 Plus che sul mercato da marzo.

La versione che abbiamo testato è quella equipaggiata con Exynos 9810, 8 GB di RAM e 512 GB di spazio di archiviazione. Questo è il modello europeo, negli Stati Uniti per esempio la variante è con Snapdragon 845. Note 9 non è il primo smartphone con queste specifiche, ma sicuramente è uno dei migliori della fascia hardware, prezzo a parte.

Trovo sempre le prestazioni molto difficili da giudicare sui telefoni Samsung; sono sempre incredibilmente veloci quando vengono installati per la prima volta, ma il calo delle prestazioni sembra più rapido rispetto agli altri telefoni, parlo per esempio degli OnePlus (a simili specifiche). 

Usare Samsung Galaxy Note 9 è una gioia, il lag che ha dominato il software Samsung negli anni precedenti è stato risolto, sostituito da un’interfaccia utente fluida che reagisce istantaneamente a ogni tocco con dita o S Pen.

Sul lato gaming, aprire un gioco e perdersi a giocarci sull’Infinity Display di Samsung è semplicemente un piacere, fluidità, risoluzione impressionante e audio stereo mi hanno fatto immergere nel modo migliore in ogni titolo che ho provato, da Asphalt 8 a Golf 3D.

Le eccellenti prestazioni si estendono ad altre aree del telefono, sia la ricezione Wi-Fi che il 4G sono di ottima qualità. Parlando di disponibilità di versioni, è possibile scegliere tra un modello da 128 GB o 512 GB ed entrambi supportano anche una microSD da 512 GB.

Un’area leggermente più debole è l’audio, è presente un altoparlante integrato vicino alla capsula auricolare in alto e uno accanto alla Penna S in basso; la qualità è buona, ma per un telefono di queste dimensioni un palcoscenico più ampio e bassi più “spinti” sarebbero stati apprezzati. La modalità Dolby Atmos serve per dare più potenza al suono e aumentare il volume.

Non manca il jack da 3.5mm per le cuffie e nella confezione si trova un paio di cuffie AKG in-ear.

Software

I miglioramenti che Samsung ha apportato al design esterno dei suoi telefoni negli ultimi due anni sono stati chiari ed evidenti. Tuttavia, i suoi miglioramenti al software sono altrettanto importanti.

Il TouchWiz, una volta deriso, ora denominato “Samsung Experience“, è tra le migliori skin Android in circolazione grazie a un aspetto serio e ad un bel design. È il più lontano possibile dalla visione di Google su Android, ma per certi aspetti è migliore.

Scorrendo dalla schermata principale si visualizzano le app e si arriva fino alle notifiche in modo fluido e naturale, mentre le icone e i widget si adattano molto all’aspetto estetico del telefono.

Dove Samsung impressiona davvero è nella quantità di opzioni di personalizzazione. L’utente è in grado di modificare la risoluzione dello schermo per risparmiare energia, oltre a poter attivare la modalità di esecuzione per interrompere processi estranei durante il gioco. Il multitasking di Samsung è anche il migliore del settore: è possibile estrarre video da app supportate, ridurre le app in finestre “mobili” e persino impostare  scorciatoie per aprire due app contemporaneamente.

Le modalità di risparmio della batteria di Samsung sono eccezionali, con molteplici opzioni per personalizzare le aree che influiscono sull’utilizzo. Ad esempio, è possibile modificare quanto riduce la luminosità, ridurre la velocità della CPU o mitigare l’utilizzo dei dati in background. Note 9 dice in modo molto veritiero anche quanto tempo extra si ottiene abilitando queste modalità, perfetto in molte situazioni soprattutto fuori casa.

La sicurezza biometrica è comune su quasi tutti i dispositivi di quest’anno, Samsung integra sensore di impronte digitali sul retro del Note 9, più uno scanner per iride e volto sul davanti; un sistema di sblocco facciale che in genere funziona abbastanza bene, anche se non a livelli di Apple o altri devices.

Fotocamera

Sul retro di Note 9 è presente un nuovo comparto fotografico. La fotocamera da 12 megapixel con apertura variabile (f/1.5 + f/2.4) è stata presa direttamente dal Samsung Galaxy S9 Plus;
vicino ad essa è presente una seconda fotocamera da 12 megapixel, con una lunghezza focale più lunga per lo zoom 2x.

Come l’S9 Plus, il sensore principale è otticamente stabilizzato, con una piccola quantità di RAM dedicata per accelerare il software e utilizzare i pixel 1.4μm (UltraPixel). Anche il sensore secondario è stabilizzato, ma manca delle altre caratteristiche.

La più grande caratteristica con la fotocamera è la doppia apertura. Ciò consente alla fotocamera di cambiare a seconda dell’ambiente: quando è buio, l’obiettivo si apre fino a f/1.5 per far entrare più luce (essenzialmente ti dà un’immagine più luminosa) e quando c’è più luce disponibile passa a f/2.4; che la doppia apertura sia utile o no, le foto dimostrano che anche al buio la qualità è molto buona.

È stata sicuramente  un’idea geniale quando ha debuttato sul Galaxy S9, ma anche montare un f/1.7 sarebbe stata comunque una scelta migliore nel complesso. Ad esempio, scattare a f/1.5 ti dà un bel bokeh naturale, ma la fotocamera non lo sa! Quindi se è luminoso scatta a f/2.4 e lo sfocato non è lo stesso.

Le immagini sono tipicamente da Samsung: verdi brillanti, rossi saturi e un sacco di dettagli extra dopo lo scatto che si adattano a diverse situazioni. C’è anche una nuova modalità di rilevamento scena che altera le impostazioni a seconda che tu stia riprendendo un paesaggio o un ritratto, ho notato che è molto precisa

L’app fotocamera di Note 9 è completa, c’è una modalità Pro per coloro che desiderano un maggiore controllo (si può cambiare manualmente l’apertura), oltre a hyperlapse, rallentatore e panorami.

La registrazione video 4K è supportata ed i risultati sono molto buoni: filmati stabili e ad alta risoluzione che possono essere ripresi a 30 o 60fps.

Batteria

All’interno del Samsung Galaxy Note 9 c’è una batteria da 4000mAh, anche dato il tanto spazio disponibile e pochi smartphone top di gamma possono integrare una batteria dalle dimensioni simili.

Era forse l’upgrade più voluto dopo Note 8 che lasciava a desiderare. In generale con un utilizzo normale si arriva comodamente a sera controllando periodicamente email, utilizzando S Pen, guardando video; se assieme a queste attività vi mettete anche a giocare a titoli un po’ pesanti la batteria scende abbastanza velocemente ma è normale.

Conclusione

Ci sono molti smartphone dallo schermo grande sul mercato, fino a qualche tempo fa li definivamo phablet ma non mi sento più di usare questo termine perché è diventato normale uno schermo da 6 pollici e più. I cambiamenti e soprattutto le migliorie rispetto al predecessore di Note 9, sono tutti di vitale importanza per rendere questo dispositivo migliore e completo.

Lo schermo è semplicemente perfetto, sono profondamente impressionato dal modo in cui il software sia ben pensato e anche se la fotocamera non delude. Stiamo parlando di un grande smartphone che di grande ha anche il prezzo (è sceso molto negli ultimi mesi).

Se siete intenzionati ad utilizzare molto la S Pen, l’acquisto è più che consigliato.

Ultimo aggiornamento 2024-04-19 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

Samsung Galaxy Note 9, la recensione: svago e lavoro a portata di smartphone con S-Pen
8.8
VALUTAZIONE COMPLESSIVA