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OnePlus 6, la recensione: formidabile, nient’altro da aggiungere

E’ da anni che OnePlus sforna smartphone eccezionali a prezzi concorrenziali, e l’ultimo, OnePlus 6 è attualmente il migliore (tra poco uscirà il 6T); è uno smartphone stupendo con specifiche di alta gamma, una buona doppia fotocamera e un bel display OLED, rispetto ai precedenti il prezzo si alza.

Dalla sua uscita, OnePlus ha svelato due nuovi colori di OnePlus 6: bianco e rosso; la versione rossa si distingue subito come la più singolare. 

Design

OnePlus 6 caratterizzato dal suo design elegante e dai materiali di cui è costruito essendo realizzato quasi completamente in vetro che curva sul retro. C’è un bordo in metallo inserito tra il vetro per aggiungere anche una certa rigidità.

C’è stato anche un passaggio in altri aspetti del design classico di OnePlus, il sensore di impronte digitali ha una forma allungata, ed è posto sotto la doppia fotocamera centrale. Lo slider, posto sul lato desto consente di passare facilmente dalla modalità silenziosa, a vibrazione, a normale, senza sbloccare il telefono.

OnePlus 6, nonostante qualche diceria iniziale non ha un grado di protezione IP68/67 per la resistenza all’acqua, grazie a dei sigilli extra intorno alle porte e tra lo schermo però resiste meglio ad eventuali rischi derivati dall’acqua.

Nella parte inferiore del telefono c’è un jack per cuffie da 3,5 mm (forse mancherà nel prossimo…), accanto alla porta USB-C per la ricarica Dash.

Schermo

Il lancio della 5T alla fine del 2017 sembrava essere la risposta rapida di OnePlus al trend, riducendo i bordi e allungando il display. Con OnePlus 6, la società sceglie un’altra tendenza: il display con notch.

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Il display è da 6,3 pollici ed effettivamente  il notch non serve a nulla perché non ha funzionalità come per esempio sui nuovi iPhone, al suo interno c’è il sensore da 16 megapixel della fotocamera anteriore, altoparlante e LED di notifica. Come vale anche per altri smartphone con notch, la tacca sopra non dà alcun fastidio durante l’uso di app o giochi mobile perché si adattano rimuovendola in modo automatico.

Lo schermo è eccellente, stiamo parlando di un display OLED 2280 x 1080 (FHD +) luminoso, nitido e molto colorato con buoni angoli di visione. Non sembra soffrire della tinta gialla che ha rovinato molti display OLED nell’ultimo anno.

Prestazioni

OnePlus ci ha sempre abituati a specifiche tecniche di spessore che garantiscono ai loro smartphone potenza, fluidità e immediatezza d’uso.

E’ lo Snapdragon 845 che “muove” OnePlus 6, insieme a 6 GB o 8 GB di RAM e l’opzione di 256 GB di spazio di archiviazione. Noi abbiamo testato il modello da 8 GB per il periodo di valutazione ed è stato all’altezza delle premesse iniziali, diciamo la verità, come ogni OnePlus che abbiamo recensito. La scelta di acquisto tra le due versione dipende sostanzialmente da quanto spazio di archiviazione abbiamo bisogno, 6 o 8 GB di RAM non fanno la differenza.

Le app si aprono all’istante, il multitasking è fluido e ogni singolo gioco che ho provato ha funzionato in modo impeccabile senza alcun lag o micro-lag. 

Lo slogan di marketing natalizio che OnePlus utilizza per questo smartphone è “The Speed You Need” e quell’idea va oltre le prestazioni di base. OnePlus 6 è veloce anche parlando di rete, con un download di 1,2 Gbps e una app fotocamera che apprezzo molto per la semplicità. E’ dotato di Bluetooth 5.0 che mantiene una forte connessione con i dispositivi collegati.

I dispositivi OnePlus precedenti hanno sofferto di una scarsa connettività, soprattutto tramite Wi-Fi, ma in OP 6 non l’abbiamo notato. Anche la qualità delle chiamate ci è sembrata davvero buona, sia in ricezione che quando le effettuiamo.

Software

OnePlus è uno dei pochi produttori che non peggiora Android con le sue personalizzazioni. Oxygen OS mantiene l’aspetto stock Android, aggiungendo solo extra che migliorano il sistema operativo di Google.

La personalizzazione è disponibile con i pacchetti di icone, una modalità scura a livello di sistema e molti altri piccoli tocchi che rendono un’esperienza fantastica. Si può anche  abbandonare i pulsanti di navigazione sullo schermo e usarlo tramite gesture come i nuovi iPhone. Molto utile lo scorrimento verso l’alto che riporta alla home, mentre uno scorrimento verso l’alto (mantenuto) ci mette nella visualizzazione multitasking.

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Parlando di Android P, OnePlus è uno dei pochi produttori che hanno stretto una partnership con Google per consentire agli utenti avere la nuova versione del SO quanto prima.

Un’altra utile aggiunta al software OnePlus 6 è una modalità di lettura dedicata che trasformerà lo schermo in bianco e nero in ​​applicazioni come Kindle o Pocket. L’effetto che ottiene è simile a un e-reader ed è molto meno fastidioso per gli occhi

Mentre lo scanner per impronte digitali sul retro è uno dei più veloci, la funzione Face Unlock su OnePlus 6 è quasi altrettanto scattante, al buio però non funziona. 

Fotocamera

La fotocamera di OnePlus 6 non ci è dispiaciuta ma c’è da dire che in poche foto abbiamo ottenuto uno scatto “wow”

Sul retro ci sono due fotocamere: una principale da 16 megapixel f / 1.7 che scatterà la maggior parte di foto e un sensore secondario da 20 megapixel per aiutare con la modalità verticale. Un grande aggiornamento questa volta è l’introduzione della stabilizzazione ottica dell’immagine (OIS), finalmente!

OnePlus ha modificato il modo in cui funziona la fotocamera secondaria da quando ha introdotto la funzione con OnePlus 5. Inizialmente ha funzionato come un teleobiettivo piuttosto scadente per lo zoom 2x, con la commutazione 5T su una telecamera dedicata a luce scarsa. Nessuno dei due ha avuto troppo successo. Gli scatti in modalità ritratto a mio parere hanno una sfocatura (o bokeh, come preferite) troppo accentuata.

Il sensore principale funziona molto bene e permette di ottenere scatti ben esposti e dettagliati in diverse condizioni esterne. Mi piacerebbe che la modalità HDR automatica fosse leggermente più aggressiva per compensare la gamma dinamica media, poiché per impostazione predefinita le immagini manca un pò di contrasto. Bene anche la modalità PRO incorporata nell’app della fotocamera.

A differenza di molti dei telefoni di punta nel 2018, all’interno di questa fotocamera c’è intelligenza artificiale (IA), non è un grosso problema, dato che non ci convince molto come funziona questa tecnologia in altri smartphone che abbiamo testato.

Come fotocamera frontale, troviamo un sensore da 16 MP che ci ha convinto in condizioni ottimali di luce (anche in modalità ritratto), al buio abbiamo ottenuto foto comunque discrete.

Autonomia

Abbiamo imparato a conoscere Dash Charge e sappiamo che consente una ricarica in tempi brevissimi.

La durata della batteria di OnePlus 6 è molto simile a quella di OnePlus 5 e 5T, considerando che la capacità della batteria è la stessa (3300 mAh), ce lo potevamo immaginare. Durante la maggior parte del nostro utilizzo, l’OnePlus 6 è riuscito a superare una giornata lavorativa intensa senza intoppi. 

Conclusione

Nonostante un sensibile aumento di prezzo rispetto ai predecessori, OnePlus 6 si è dimostrato ancora una volta un degno erede dell’azienda cinese e si conquista un posto sul podio dei migliori smartphone dell’anno a mani basse.

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