Noi di RecensioneDigitale.it vogliamo presentarvi la recensione del nuovo film uscito recentemente su Netflix, che ci ha subito incuriosito per la trama e per il cast presente nel film; la parte della protagonista (Enola Holmes per l’appunto) infatti è interpretata da Millie Bobby Brown, la giovane star britannica conosciuta al grande pubblico grazie alla parte di Undici nella fortunata e famosa Stranger Things.
Oltre a lei, inoltre troveremo nel cast Henry Cavill (Sherlock Holmes), Sam Clafilin (Mycroft Holmes), Louis Partridge (Tewkesbury) ed Helena Bonham Carter (Eudoria Holmes).
Trama
Il film parla della storia di Enola Holmes, sorella minore della celebre famiglia Holmes, incentrandosi, in particolare, sul rapporto con la madre Eudoria. Essa, rimasta vedova quando Enola era ancora molto piccola e “abbandonata” da sola con lei (i figli Sherlock e Mycroft infatti se ne erano andati di casa per seguire le loro strade da giovani) crescerà la figlia insegnandole tutto ciò che l’avrebbe resa una donna indipendente e forte, dallo sport alla scienza, passando per la difesa personale e la lotta, in contrasto con la mentalità del tempo che vedeva la donna solo come “moglie e domestica” (inizio ‘900).
A luglio, nella mattina del suo sedicesimo compleanno, però, Enola Holmes si sveglia e scopre che la madre è scappata di casa, non lasciando (quasi) nessun indizio, lasciando, perciò, la ragazzina da sola e in balia di suo fratello Mycroft (suo tutore legale), tornato insieme a Sherlock, per curarne l’affidamento e farla crescere in un educandato dalle ferree regole, per trasformarla in una donna che si rispetti, considerandola selvaggia e trasandata, e quindi non adatta ai canoni dell’epoca. Enola riuscirà a scappare di casa, e inizierà una lunga e complicata ricerca della madre scomparsa, utilizzando gli indizi che essa stessa le aveva lasciato in giro per casa, per farsi rintracciare (oppure no?). Questa ricerca, ovviamente, si intreccerà con quella del fratello Sherlock, che allo stesso tempo cercherà di rintracciare la giovane Enola.
Durante il suo intrigante viaggio, inoltre, incontrerà il visconte Tewkesbury, giovane marchese di Basilwether (coinvolto in una pesante questione politica famigliare), che si sta nascondendo e sta scappando a sua volta da alcuni misteriosi uomini. Le loro storie si intrecceranno sempre più nel prosieguo della storia, dimostrando alla ribelle Enola che, dopotutto, non necessariamente bisogna lottare da soli in questo mondo.
Ma non vogliamo aggiungere altro per lasciarvi godere e scoprire da soli tutti gli intrecci ed enigmi del film!
Commento
A noi di RecensioneDigitale Enola Holmes è discretamente piaciuto nel complesso. Abbiamo trovato molto interessante l’idea iniziale della storia, con un enigma dentro un enigma da risolvere, però, secondo il nostro parere, durante la narrazione si è perso un po’ il filo sfociando nel classico film “per ragazzini”, nonostante le molte scene d’azione e di tensione, che rendono comunque il film guardabile e con un buon livello di intrattenimento generale.
Molto interessanti anche le tematiche trattate (dal femminismo al problema della riforma del diritto di voto), anche se potevano essere, in certi punti, gestite leggermente meglio e in maniera più coinvolgente. Non ci ha nemmeno troppo convinto l’idea del far dialogare la protagonista con il pubblico, sfondando la quarta parete, con diversi stacchi durante il film, rallentandone un po’ troppo la narrazione e lo svolgimento della storia, anche se può risultare interessante, visto il target d’età che il film cerca di catturare.
Nota d’onore all’ottima interpretazione di Millie Bobby Brown, che si dimostra sempre più una stella nascente del cinema britannico (dopo il boom di Stranger Things e la correlata difficoltà nel ricucirsi un’identità al di fuori del pesante personaggio ricoperto) , riuscendo a reggere il peso dell’enigmatica protagonista Enola, dando un valore in più al film. In conclusione, quindi, riteniamo Enola Holmes un buon film per passare un due orette immerse nel clima e nelle problematiche del ‘900, anche se ci aspettavamo, nel complesso, qualcosina in più da Netflix.