DJI è da sempre leader del settore video e nel corso degli anni i suoi prodotti si sono sempre lasciati apprezzare soprattutto per semplicità ed intuitività; Osmo Mobile è ormai giunto alla sua quinta generazione e viene sostituito da OM 5 .
Rispetto al modello precedente porta con sé una bella ventata d’aria fresca di novità: possiamo estenderlo, è più leggero, più versatile e soprattutto traccia molto meglio i soggetti grazie alla nuova tecnologia ActiveTrack 4.0
Per maggiori approfondimenti vi consiglio di dare una occhiata al video che ho realizzato per il mio canale YouTube, in cui sarà tutto molto più esplicativo dato che sarà accompagnato alle immagini.
Design
Esteticamente sembra essere quasi lo stesso prodotto rispetto al modello DJI OM4, ma in realtà il nuovo OM5 ha dalla sua parte una caratteristica che per questo tipo di accessori, che spesso vanno trasportati in apposite borse o che comunque siamo costretti ad infilare in qualche zaino un pò alla buona, ovvero le dimensioni ridotte.
Da aperto infatti il Gimbal arriva a misurare 264mm, per 111mm ed uno spessore di 37mm, dimensioni ridotte di circa il 30% rispetto al modello precedente. Notevole anche la riduzione del peso, che passa dai 390g del DJI OM4 ai 292g attuali, e questa è praticamente una manna dal cielo.
Il nostro gimbal ha due parti con cui lo collegheremo ad altro: Quella inferiore che grazie alla vite da un quarto di pollice si attaccherà a qualsiasi cavalletto classico per fotocamere (in confezione ci viene fornito un treppiede di ottima fattura)
Quella superiore invece resta magnetica e grazie all’apposito “Clamp” che troviamo in confezione, ci abbineremo il nostro smartphone.
Questa volta i “Clamp” magnetici sono due, uno standard ed un altro che grazie a dei pratici LED regolabili ci aiuterà per illuminarci in modalità selfie, con delle luci regolabili sia in luminosità che in calore della luce, passando da una atmosfera calda ad una fredda con degli appositi click.
Funzionamento
Come già detto in precedenza: DJI punta moltissimo sulla semplicità.
Interfacciarsi con questo Gimbal è davvero semplice, una volta scaricata l’APP proprietaria “DJI Mimo” sarà praticamente un gioco da ragazzi.
Il Gimbal è dotato di vari tasti fisici che ci vengono in aiuto se non vogliamo sempre “toccare” lo smartphone a discapito della stabilizzazione chiaramente. Oltre al classico tasto di accensione, è presente il tasto “M” (mode) con cui banalmente switcheremo tra modalità foto/video, ma con un doppio click porremo il nostro Gimbal in modalità stand-by.
Il joystick centrale non ha bisogno di grosse spiegazioni, è intuitivo così com’è, come il tastino rosso in alto a destra, che non è altro che il tasto “REC” per avviare un video o scattare una foto.
Comodo il trigger posteriore, che con una serie di “combo” ci consentirà ad esempio di ricentrare l’inquadratura, o attivare una sorta di “sport-mode”, o di entrare nella modalità FPV.
Se tutto questo può sembrare complesso a parole, vi garantisco che è molto più facile a LEGGERSI che a farsi, una volta acceso il Gimbal e connesso allo smartphone tramite l’app vi sembrerà tutto molto più semplice.
Se il tutto risulta estremamente intuitivo, grossa parte del merito va attribuita proprio all’applicazione.
DJI Mimo infatti porta al suo interno tantissime “Shot Guides” ovvero dei brevi tutorial che sicuramente da neofiti apprezzerete, visto che sono estremamente utili sia per prendere dimestichezza col dispositivo sia perchè vi aiuteranno a capire bene le varie modalità presenti nell’app.
L’app vi consentirà infatti di svariare tra i vari time-lapse, che hanno funzioni uniche come il Time lapse in movimento, che può essere impostato o con 4 movimenti “manuali” che andrete ad impostare, oppure con dei movimenti standard che variano da Sinistra a Destra.
Hyperlapse, Dynamic-Zoom, Slowmotion, Spinshots, insomma questi sono solamente alcuni dei “tricks” che DJI Mimo consente di sperimentare, ma come sempre in questi casi il vero limite è solo rappresentato dalla vostra creatività, una volta appreso il meccanismo dei vari shots saprete creare delle clip uniche.
La registrazione video in DJI Mimo non ha dei “cap”, quelli sono chiaramente dettati dal vostro smartphone! Se il vostro smartphone può registrare ad esempio in 4K a 60fps, ovviamente questa possibilità la troverete anche all’interno delle impostazioni dell’applicazione.
In termini prestazionali è difficile dire che la stabilizzazione video sia nettamente superiore rispetto al DJI OM4 dello scorso anno, entrambi sono dei prodotti più che validi, ma allora perchè scegliere il nuovo modello a discapito del vecchio? Che chiaramente ha un prezzo maggiore?
Domanda logica, che possiamo sintetizzare con due brevi risposte:
- Si allunga
- ActiveTrack 4.0
Adesso vi spiego meglio.
Il nuovo DJI OM5 ha nascosto al suo interno un “selfie-stick” che inizialmente non sembra una novità “utile” ma vi posso garantire che se consideriamo le possibilità che si aprono estendendo l’asta, si va letteralmente fuori di testa. Basta considerare il fatto che non dev’essere necessariamente uno strumento da “selfie” ma potete utilizzarlo come estensione di voi stessi ed andare ad ottenere clip uniche, dal punto di vista ad esempio del suolo, o magari arrivare ad inquadrare in maniera ravvicinata oggetti molto più distanti, inquadrarvi i piedi, o ad esempio la base della vostra tavola da Skate, insomma le possibilità sono infinite.
Nel modello lanciato quest’anno inoltre è notevole il miglioramento del tracking dei volti e delle sagome. Grazie all’innovativo ActiveTrack4.0 infatti difficilmente perderete il focus sui soggetti e soprattutto il Gimbal riesce a seguirli davvero con estrema facilità, garantendo delle clip molto più fluide e naturali rispetto al passato. L’ho trovato davvero una feature molto utile quando si va a girare un Hyperlapse, creando una sorta di effetto “stop-motion” su un soggetto in movimento che sembrerà quasi “fluttuare”.
ricordo che per maggiori approfondimenti vi consiglio di dare una occhiata al video che ho realizzato per il mio canale YouTube.
Conclusione
DJI OM5 è davvero un prodotto molto interessante, grazie alla facilità d’uso ed alle nuove aggiunte ha davvero un grosso senso per chiunque voglia cominciare a sperimentare delle novità in ambito video con il proprio smartphone.
Il prezzo attualmente si aggira intorno ai 150 euro, cifra quasi “base” se abbiamo in mente di acquistare un gimbal per smartphone.
Non è chiaramente per tutti, non dovete acquistarlo come un selfie stick intelligente perchè rappresenterebbe uno spreco di denaro e soprattutto di “possibilità” visto che il focus principale di questo prodotto è quello di aprire la mente di chi lo utilizza a possibilità ed opportunità di inquadrature altrimenti estremamente difficili da replicare con un gimbal tradizionale.
Ma quindi non ha difetti? Personalmente direi che la mia esperienza abbinandolo ad iPhone12 pro max è stata perfetta, l’app DJI Mimo invece gira indubbiamente “peggio” sui devices Android, non crasha nè porta con sè troppi problemi ma semplicemente qualche incertezza in termini di immediatezza di connessione, o semplice fluidità dello scorrere tra i menù c’è, nulla che comunque non possa essere risolto da un buon rollout di aggiornamenti.