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La regina degli scacchi, la recensione: un piccolo capolavoro firmato Netflix

Ci sono alcune serie che nella vita devono essere viste e meritano una menzione d’onore, una di queste è sicuramente la miniserie drammatica La regina degli scacchi, nuova produzione Netflix uscita il 23 Ottobre 2020, subito risonante al grande pubblico grazie alla presenza di Anya Taylor-Joy, già conosciuta per altri famosi film e serie TV (come Split e Peaky Blinders, e il recente The New Mutants).

La serie si presenta come una “storia sugli scacchi” ma in realtà nasconde una trama molto più interessante, che ci ha fin dal primo momento di visione colpito e impressionato.

Trama

La miniserie parla della storia di una bambina prodigio degli scacchi, orfana, di nome Beth Harmon, e di come sia essa sia cresciuta (la storia inizia da quando lei ha 8 anni) e abbia, fra mille problemi e intemperie di diverso tipo, raggiunto i 22 anni, parallelamente alla sua rivalsa e ascesa nel mondo dei grandi scacchi. Beth, infatti, a causa dei problemi legati alla prematura morte della madre e i relativi problemi familiari connessi, cadrà sin da bambina nell’abuso di psicofarmaci e, successivamente, di alcolici, che le causeranno problemi di dipendenza non indifferenti.

La sua continua lotta contro “sé stessa” e i suoi abusi e vizi saranno al centro della narrazione della miniserie, raccontando la classica, ma non in questo caso scontata, storia di genio e sregolatezza, due facce della medaglia del successo.

Beth, infatti, vorrà sempre vincere e non accetterà la sconfitta, il che la porterà talvolta in un vortice di autodistruzione,  in un immaginario scacchistico prettamente maschilista, segnato dall’egemonia sovietica degli anni ’60. Ma a Beth non importerà che il mondo degli scacchi sia popolato solo da uomini, lei vorrà diventare un Gran Maestro e la migliore al mondo. La regina degli scacchi ci racconterà se ci riuscirà o no, resta a voi scoprirlo!

La solitudine dei numeri uno

Un tema centrale all’interno della serie è quello relativo al senso di solitudine che sente e in cui vive per tutta la sua vita Beth, “abbandonata” dai genitori sin da piccola, e, successivamente, da tutte le persone che gli sono sempre state vicino (o almeno così crederà la nostra campionessa, ma lasciamo a voi approfondire sulla questione).

Questo senso di abbandono e lotta solitaria contro il mondo e i suoi demoni porterà spesso il nostro prodigio a cadere in vortici di depressione che sfoceranno in abusi di sostanze stupefacenti mixate agli alcolici (vizietto acquisito in parte anche dalla madre adottiva), facendola estraniare dal mondo per diversi giorni, o anche settimane, per non sentire più nulla e dimenticare tutto i suoi dolori accumulati.

É un tema sicuramente pesante, e viene affrontato durante la serie in maniera molto naturale e toccante, grazie soprattutto alle capacità recitatoriali di Anya, dimostrandoci che l’importante è continuare a lottare per i propri obbiettivi, anche quando i problemi che ci circondano sembrano sovrastarci, senza cadere e lasciarsi soggiogare da dipendenze pericolose per la nostra psiche e il nostro corpo.

Insomma La regina degli scacchi, prendendo il tema analizzato con le pinze e interpretandolo in tutte le sue sfaccettature, è anche un bell’insegnamento per la vita e di come superarne i diversi ostacoli.

Commento

La regina degli scacchi è una danza in punta di piedi di Anya Taylor-Joy nel mondo degli scacchi e delle dipendenze. Ti avvolge in un mood coinvolgente che ti fa volare in un altro mondo e in altri tempi, facendoti sentire parte integrante e attiva durante le partite di scacchi che la giovane Beth esegue (compito non semplice indubbiamente).

La serie è una continua scacchiera di emozioni, in cui i pezzi all’interno vengono mossi sempre con una certa eleganza e pacatezza, senza risultare mai inappropriato, portandoti sempre più all’interno di questo fantastico mondo. E questo è un grande pregio della serie, sa prenderti e accompagnarti senza farti sentire a disagio o disinteressato, nonostante il tema degli scacchi, e il mondo che vi orbita attorno, non sia per niente semplice da trattare senza annoiare.

Questo coinvolgimento totale è indubbiamente aiutato dalla fotografia della serie, che semplicemente si può definire monumentale, con niente da invidiare ad altre produzioni hollywoodiane da oscar. I costumi, mischiati in un connubio incredibile con la fotografia, sono semplicemente perfetti, anche in relazione alle ambientazioni anni ’60 della serie.

Le musiche, scelte per accompagnare la narrazione della serie, poi, sono un altro grandissimo punto vincente di questo piccolo capolavoro, molto immersive e che ti aiutano ancora di più ad immedesimarti all’interno della storia e delle ambientazioni.

Conclusione

Come già accennato più volte, poi, il tocco finale viene dato dall’interpretazione recitatoriali di Anya Taylor-Joy, a cui il ruolo sembra cucito addosso dall’inizio alla fine della miniserie. Perfetto anche il resto del cast, che si integra perfettamente con la figura centrale della nostra protagonista, senza risultare troppo invasivo, anzi arricchendo le sfumature di Beth.

Unica pecca (se proprio vogliamo trovare l’ago nel pagliaio) è forse stata la gestione del finale, troppo sbrigativa per le modalità di narrazione precedentemente utilizzate, correndo un po’ troppo  per arrivare a un finale della storia che ormai ci aveva pienamente coinvolto emotivamente. Ma forse, semplicemente, volevamo che questo mix di emozioni e tensioni continuasse ancora un po’, in un’accezione egoistica di chi si è innamorato di un certo prodotto e di un certo mondo in cui era entrato, e non vuole più uscirne.

In conclusione, quindi, noi di RecensioneDigitale.it abbiamo adorato questa miniserie e consideriamo La regina degli scacchi come uno dei migliori prodotti usciti negli ultimi tempi su Netflix, sotto diversi punti di vista, e vi super consigliamo di vederla!

La regina degli scacchi, la recensione: un piccolo capolavoro firmato Netflix
CONCLUSIONE
In conclusione, quindi, noi di RecensioneDigitale.it abbiamo adorato questa miniserie e consideriamo La regina degli scacchi come uno dei migliori prodotti usciti negli ultimi tempi su Netflix, sotto diversi punti di vista, e vi super consigliamo di vederla!
PRO
Fotografia eccezionale
Costumi perfetti
Narrazione coinvolgente
Temi trattati molto interessanti
Musica emozionante
CONTRO
Finale leggermente sbrigativo
9
VALUTAZIONE COMPLESSIVA