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Un uomo tiene in mano uno smartphone nel 1937? In questo dipinto ci sembra di vederlo

In questi giorni si sta parlando molto di un dipinto realizzato circa 80 anni fa.

Verso la parte inferiore destra del dipinto uno degli uomini sembra fare quello che tante persone fanno oggi, scrollare e fissare lo smartphone, apparentemente ignaro di quelli che lo circondano. Eppure l’immagine rappresenta eventi che si sono sviluppati nel 1630 cioè 200 anni prima che l’elettricità facesse parte della nostra quotidianità.

L’immagine, intitolata “Mr Pynchon and the Settling of Springfield“, raffigura una guerra pre-rivoluzionaria nella quale si incontrano due famose tribù: la New England (Pocumtuc e Nipmuc) e i coloni inglesi nel villaggio di Agawam, l’attuale Massachusetts.

Il dipinto è stato realizzato nel 1937 dal pittore italiano semi-astratto Umberto Romano.

Su Internet si è discusso molto riguardo a cosa potrebbe essere l’oggetto nero e rettangolare che l’uomo sta guardando.

Brian Anderson ha scritto su Motherboard.vice.com: “Non è chiaro chi sia esattamente quest’uomo, ma forse si stava scattando un selfie o stava scrollando la sua home di Facebook

Altre assurde e ironiche ipotesi sono state:

“Sta guardando il dispositivo in un modo che ormai al giorno d’oggi è familiare, come se avesse appena letto un tweet negativo o avesse appena ricevuto un messaggio WhatsApp dalla sua ex ragazza” e il sito antico di The Conspiracy Theory ha parlato addirittura di un possibile viaggio nel tempo, tutte ipotesi molto fantascientifiche.

La dottoressa Margaret Bruchac dell’Università della Pennsylvania ha dichiarato: “E’ difficile trovare una somiglianza dell’oggetto a qualcosa di conosciuto all’epoca ed è vero che dallo sguardo sembra proprio essere concetrato su uno smartphone”. Ha concluso dicendo che si tratta probabilmente di una lama di ferro anche se non ci convince più di tanto questa ipotesi.

Quindi qual’è la verità?

Lo storico Daniel Crown ha dichiarato che probabilmente era uno specchio a mano, ampiamente utilizzato dopo il XVII secolo.

Ha detto: “L’estetica è così strana perché lo stile pittorico di Romano era molto astratto”

Quando Romano dipinse il murale, gli americani erano ossessionati dalla figura “nobile e selvaggia”. Quindi è molto probabile si trattasse di un oggetti lucido come uno specchio che rifletteva l’immagine dell’uomo.

Crown ha anche ipotizzato si trattasse di un testo religioso come uno dei vangeli che “a quel tempo erano approssimativamente della stessa forma rettangolare“.