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Pocophone F1, la recensione: un medio-gamma che offre prestazioni concrete

Il mercato degli smartphone dal costo competitivo e dalle specifiche che lo rendono premium si sta allargando sempre di più, aziende come OnePlus con il suo OnePlus 6 evidenziano il fascino delle specifiche di alto livello ad un prezzo inferiore rispetto alla concorrenza, ma da poco in commercio è arrivato Pocophone F1.

Pocophone è  la nuova azienda, supportata dal colosso tecnologico cinese Xiaomi, che sta cercando di scuotere il mercato con il suo nuovo device, il Pocophone F1 detto da loro “Master of Speed“.

Confezione

Degna di nota per quanto riguarda la confezione che contiene il caricabatterie Xiaomi QuickCharge 3.0, un cavo USB/USB-C e una cover in silicone trasparente realizzata in materiale abbastanza “cheap” ma che comunque protegge lo smartphone da eventuali graffi. Non ci sono le cuffie.

Design

Per farlo costare il meno possibile, Pocophone ha alcuni accorgimenti per risparmiare sui costi pur offrendo un solido pacchetto di specifiche. Lo smartphone è realizzato in policarbonato, quindi non troviamo un retro in vetro o una cornice di metallo curva lungo il bordo del Pocophone F1.

E’ realizzato con un mix di vari tipi di plastica che comunque lo rendono bello esteticamente e garantiscono un buon touch-feel quando lo teniamo in mano ed esistono tre versioni: rosso metallizzato, nero o blu.

L’uso del policarbonato dovrebbe garantire a Pocophone F1 una maggiore resistenza rispetto ai telefoni con corpo in vetro (come il Moto G6) che è comune nei mercati di fascia media e superiori; per quanto riguarda la resistenza a polvere ed acqua, lo smartphone non ha nessuna certificazione IP.

Il device di è molto fino, parliamo di uno spessore di 8,8 mm e considerando le dimensioni dello schermo è molto compatto. La casa produttrice ha optato nell’uso di una sorta di “scultura” per dare l’impressione che sia un dispositivo più premium; osservando da vicino si nota che lo schermo è alloggiato all’interno di una cornice in rilievo che estende il profilo del telefono, davvero una bella realizzazione.

Nonostante la sua convenienza, c’è una porta USB-C più tempestiva alla base del telefono – e, nonostante il suo arrivo nel 2018, Pocophone aveva ancora senso includere un jack per cuffie standard da 3,5 mm.

Pocophone F1 ha una doppia fotocamera posteriore posizionata direttamente sopra un sensore di impronte digitali. La posizione del sensore è buona per l’uso con entrambe le mani, ma il fatto che sia esso sia messo sotto le due lenti potrebbe far toccare con le dita quelle piuttosto che il sensore, è comunque un problema che hanno anche altri smartphone.

Schermo

Pocophone F1 ha un display in Full HD da 6,18 pollici che domina la parte anteriore del device, con una risoluzione di 2246 x 1080. Questa è una risoluzione che garantisce una buona copertura PPI e rende lo schermo molto nitido. È un pannello LCD IPS che offre una luminosità generale straordinaria e un’ottima resa dei colori; la riduzione della luminosità si nota solo sugli angoli di visione più estremi.

Non c’è supporto per l’HDR ma stiamo parlando comunque di un’ottimo schermo che offre buone prestazioni visive anche considerando il range di prezzo dello smartphone. Il display presenta anche angoli arrotondati simili a quelli di Samsung Galaxy S9

Pocophone ha inserito nel suo smartphone anche un gran numero di funzioni relative alla visualizzazione. È disponibile una modalità di lettura regolabile che riduce le emissioni di luce blu e può essere programmata per accendersi e spegnersi automaticamente, un ricco menu personalizzato per la temperatura del colore e funzionalità basate su gesti come il doppio tocco e il risveglio; tutte caratteristiche che sono sicuramente apprezzate da ogni utente.

Prestazioni

Quello che sicuramente attrae all’acquisto di Pocophone F1 non è solo il suo prezzo basso, ma anche le prestazioni che è in grado di offrire. Il soprannome “Master of Speed” deriva dalla decisione dell’azienda di caricare la F1 con l’attuale processore di punta di Qualcomm, Snapdragon 845, e di abbinarlo a 6 GB o 8 GB di RAM.

Nonostante il prezzo basso, lo smartphone è in grado di tenere il passo con i dispositivi top di gamma, che possono costare tre volte tanto. La strategia hardware di Pocophones, non è così diversa da  quella OnePlus (soprattutto agli inizi):  offre il meglio in campo hardware mantenendo un costo ultra competitivo.

Anche giochi come Asphalt 9 e PUBG Mobile hanno funzionato molto bene, così come i 2D più accessibili (es. Alto’s Odyssey). Il Pocophone F1 si è dimostrato solido, e ci ha persmesso di far girare giochi che richiedono importanti prestazioni grafiche senza eccessivi problemi.

L’accoppiata Snapdragon 845 e RAM sono solo 1/3 di ciò che rende il Pocophone F1 un dispositivo prestante per attività intensive come i giochi; quello che ci ha colpito è meccanismo di raffreddamento a liquido che raramente troviamo su altri device. Quando il telefono rileva  che si sta utilizzando un gioco, svuota automaticamente la cache e ridistribuisce le risorse. L’attenzione alla prestazione è focalizzata sul compito da svolgere, offrendo l’esperienza più fluida possibile.

Al di là delle prestazioni grezze, anche la qualità delle chiamate è impressionante; la chiarezza è eccellente, così come lo sono il volume e il segnale. Ci sono due slot che possono essere usati per il dual-SIM o per espandere la memoria tramite scheda SD.

Per quanto riguarda la sicurezza, il notch di Pocophone F1 non presenta solo una fotocamera frontale; c’è anche una fotocamera a infrarossi secondaria che funziona  per lo sblocco tramite volto. L’uso di IR significa che la fotocamera può anche scansionare il viso in scenari di scarsa illuminazione. Lo abbiamo provato in condizioni di totale assenza di luce e funziona benissimo!

Sul retro dello smartphone c’è anche un sensore di impronte digitali fulmineo.

Software

Pocophone di utilizzare come sistema operatico Android 8.1 con una versione “su misura” per Pocophone F1 di MIUI 9.6. Pur non perdendo le caratteristiche che definiscono la build standard di MIUI, abbraccia caratteristiche che si trovano più comunemente su altri dispositivi disponibili a livello globale. I pulsanti di navigazione su schermo sono presenti per impostazione predefinita e lo scorrimento verso l’alto porta al menù delle app.

Il menu Impostazioni appare e si gestisce in modo completamente diverso rispetto ad Android, così come la gestione della schermata iniziale e il multitasking a schermo diviso. Le icone di notifica non si visualizzano facilmente nella barra di stato nella parte superiore del telefono, quindi se non riesci a vederle nella schermata di blocco ed è forse questa una delle “poche” pecche di questo Pocophone, scusate per il gioco di parole.

Ci sono un certo numero di funzioni utili come per le applicazioni doppie (due versioni di WhatsApp, una legata ad ogni scheda SIM, ad esempio),e un “Second Space” sicuro, oltre alla possibilità di personalizzare l’aspetto con moltissimi temi.

Un vantaggio notevole nel possedere un Pocophone F1 è che l’azienda non si sta allontanando dalle personalizzazioni degli utenti, infatti il bootloader può essere sbloccato dall’inizio alla fine, senza invalidare la garanzia, in modo da poter eseguire il flashing di qualsiasi ROM Android supportata.

La società ha anche promesso un aggiornamento ad Android 9.0 con MIUI 10 nei primi tre mesi del lancio. Una promessa che infonde fiducia.

Batteria

La batteria è una 4000 mAh dotata di ricarica rapida QuickCharge 3.0. L’autonomia è molto buona e anche con utilizzo intenso si arriva sempre a fine giornata; con un utilizzo medio-basso si può invece arrivare ai due giorni pieni.

Fotocamera

La fotocamera è quasi sempre la mancanza (qualitativamente parlando) di uno smartphone a basso costo, eppure Pocophone ha ancora una volta sorpreso perché presenta un ottimo comprato fotografico.

Il primo sensore da 12 megapixel con apertura f / 1.9 e pixel da 1.4μm, così come il considerevole front-facer da 20 megapixel, sono stati presi direttamente da Xiaomi Mi 8, un altro vantaggio dei legami di Pocophone con la linea Xiaomi.

Questo si manifesta come una straordinaria esperienza fotografica. Tramite la modalità automatica avanzata troviamo l’inserimento dell’intelligenza artificiale (AI) e le altre funzionalità sono: controllo manuale, scatti HDR automatici, filtri fotografici in tempo reale e modalità Bellezza, scansione codici QR, una modalità Ritratto e altro ancora.

In condizioni di buona luce, tutte le foto non hanno difetti e ricche di dettagli, con colori reali e mostrano una gamma dinamica rispettabile grazie sicuramente al sensore principale da 12 megapixel. Per quanto riguarda il bokeh, è piacevole anche anteriormente.

Conclusione

Pocophone F1 è un acquisto facile e che vi consigliamo se volete prestazioni, longevità e la qualità prima dell’estetica ad un rapporto qualità/prezzo che non ha eguali sul mercato.

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