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Philips Hue, la recensione: il sistema di luci connesse per una casa smart

Abbiamo avuto il piacere di provare per circa un mese il sistema di illuminazione Philips Hue per l’ambiente domestico ed è arrivato il momento di dire cosa ne pensiamo.

Collegando le luci Philips Hue con il bridge ci sono diverse opzioni disponibili, per esempio gestire le luci dallo smartphone o tablet tramite l’app Philips Hue o attraverso uno degli accessori disponibili per il controllo; anche impostare timer, notifiche, allarmi e molto altro ancora, così da provare tutte le funzionalità di Philips Hue. 

 

Confezione

All’interno della scatola del prodotto, per la prova ci è stato fornito il Philips Hue White Ambiance Starter Kit, troviamo 2 Lampadine E27, 1 Bridge da connettere tramite cavo Ethernet (incluso) e 1 Telecomando Dimmer Switch per comandare a distanza le luci, ovviamente oltre alla manualistica.

Installazione

La prima installazione è veramente semplice, mi verrebbe da dire per tutti. Non serve alcuna registrazione (cosa che apprezzo moltissimo), basta montare le lampadine (che vi ricordo hanno attacco E27), attaccare il nostro Bridge con il cavo Ethernet al router e alla corrente tramite l’alimentatore presente nella confezione.

Controllo tramite app

Con le app Philips Hue per iOS e Android, è possibile controllare le luci in modalità remota ovunque ci troviamo. Potrebbe essere la soluzione nel caso ci si dimentichi di spegnere le luci prima di uscire di casa e ammettiamo che questa feature è davvero di un utilità eccezionale.

Scarichiamo l’app Philips Hue (Android o iOS) sul nostro smartphone, la apriamo e facciamo la ricerca per trovare il nostro Bridge, come mostrato nelle immagini qui in basso. Una volta individuato premiamo il grosso pulsante sopra il Bridge.

A questo punto probabilmente ci chiederà di installare gli aggiornamenti disponibili, che ovviamente vi raccomando di fare.

Andiamo poi ad aggiungere le nostre lampadine in Impostazioni > Configurazione luci > “+” > Cerca.

Se non dovesse trovarle (come successo a me), basterà inserire il numero di serie di 6 cifre che è stampato sulla lampadina. Ovviamente la lampadina deve essere inserita nell’attacco E27 e accesa per poter essere rilevata.

Vi raccomandiamo di creare le stanze tramite l’applicazione Philips Hue in modo da averle organizzate e poterle controllare più facilmente. Andando in Impostazioni > Configurazione stanze, sarà semplicissimo creare tutte le stanze che vorremo e inserire le luci corrispondenti.

A questo punto anche le nostre lampadine saranno inserite correttamente ed è possibile controllarne lo stato tramite la nostra app. Potremo infatti accenderle e spegnerle, cambiare l’intensità e il colore della luce, il tutto in modo davvero semplice. Comodissime anche le “Ricette“, che non sono altro che dei preset che impostano la luce automaticamente a seconda di ciò che vogliamo. Per esempio se scegliamo “Relax” la luce sarà più calda, mentre con “Concentrazione” sarà più fredda.

Se fino ad ora di domotica abbiamo visto ben poco, a mio avviso il bello arriva solo con le “Scene” e le “Attività quotidiane”.

Le “Scene” non sono altro che una sorta di automatizzazione. Possiamo infatti unire altri accessori di domotica che abbiamo in casa e collegarli con le lampadine Philips Hue per automatizzarli. Per esempio con “Arrivo a casa” potremo dire di accendere le lampadine (o solo alcune) quando arriviamo in casa e contestualmente accendere l’aria condizionata o il riscaldamento (a patto che siano appunto smart e compatibili con Apple HomeKit).

Interessante anche la compensazione del tramonto e dell’alba, che consente di regolare automaticamente le luci in queste fasi della giornata.

Interruttore 

 

Uno strumento che è presente all’interno della confezione è l’interruttore wireless che potete attaccare al muro e controllare in questo modo le luci di casa smart Philips Hue come fossero semplici lampadine, senza l’ausilio quindi di smartphone o tablet.

N.B. Le lampadine Philips Hue sono come le normali lampadine, quindi potete usare il classico interruttore che avete in casa per accenderle e spegnerle. Tuttavia se mettete l’interruttore su Off le lampadine non avranno più la corrente necessaria per poter essere accese tramite il vostro smartphone perché non saranno più connesse al bridge. La mia raccomandazione è quindi di automatizzare il tutto o di utilizzare un tablet attaccato al muro come interruttore oppure il switch che trovate in confezione. Infine potete rimuovere l’interruttore classico sul muro o comunque fare in modo che non venga utilizzato.

Conclusione

Le Philips Hue ci hanno sorpreso nonostante ne avessimo sempre sentito parlare molto bene. A differenza di altre lampadine smart che ho in casa e che ho provato in passato, mi ha colpito da subito la loro facilità di utilizzo. Il processo di installazione e configurazione dura pochi minuti e si è subito pronti per utilizzarle.

La cosa che preferisco però è che sono sempre disponibili e pronte all’uso. Infatti anche se le spegniamo completamente interrompendo il flusso di corrente, una volta ripristinato sono già pronte all’uso. Credo che il merito sia in parte del bridge che rende la connessione con le lampadine e con i nostri dispositivi smart instantanea.

Le lampadine offerte con il nostro Kit sono due LED da 9,5W ciascuna, ossia l’equivalente di 60W. Non è moltissimo ma è più che sufficiente per la maggior parte degli utilizzi, anche se nel nostro caso la differenza è stata evidente con una nostra vecchia lampadina (sempre LED ma non smart) da ben 100W equivalenti. Tuttavia se ne utilizzate due avrete ovviamente 120W, più che sufficienti per la maggior parte degli usi.