Versione testata : PC
Il gioco è ancora in Accesso Anticipato ed è quindi soggetto a cambiamenti
Klei Entertainment. Non molti riconosceranno questo nome, ma negli anni Klei ha fatto del suo brand un vero e proprio marchio di fabbrica. Questa compagnia indie di videogiochi è infatti nata nel 2005 e da allora ha sfornato numerosi giochi davvero molto interessanti. Oggi vi parleremo di Oxygen Not Included.
Presentare un gioco del genere è davvero una sfida. Oxygen Not Included potrebbe essere definito come un sandbox 2d ambientato in una colonia spaziale. Nel gioco non prenderemo i panni di nessuno, ma bensì comanderemo le azioni dei nostri coloni “dall’alto”. La schermata di gioco infatti è suddivisa in vari strumenti utilizzabili per impartire comandi ai personaggi che poi andranno ad eseguirli. Lo scopo del gioco non è chiaro, se non quello di sopravvivere il più possibile.
Oxygen Not Included ci lancia in un mondo sotterraneo molto insidioso e affascinante allo stesso tempo. Ci troveremo infatti per qualche strano motivo all’interno di un asteroide con qualche colono, una macchina dal funzionamento sconosciuto e saremo circondati da piccoli blocchetti di materia. Per nostra fortuna ci accoglie il tutorial che ci spiega le fondamenta del gioco, dal quale capiamo che il mondo nel quale ci siamo imbattuti è pieno di insidie e perfino l’aria che respiriamo non è poi così scontata. Il titolo del gioco, Oxygen Not Included, è infatti un promemoria al fatto che l’ossigeno all’interno della nostra base prima o poi finirà e che se vogliamo rimanere in vita ci conviene trovare un modo per generarlo.
Le idee di base del gioco si ispirano molto alla realtà, qui infatti troveremo vari tipi di rocce e risorse sia utili al progresso della nostra base sia dannosi e potenzialmente mortali. Non solo ci troveremo ad affrontare ripidi muri di roccia ma saremo anche circondati da pozze di acqua e di fango. Queste non sono intrinsecamente dannose, anzi, servono anche alla colonia per alimentare strutture come le docce e i lavandini, nei quali i personaggi dovranno pulirsi di tanto in tanto. Molta enfasi viene data infatti all’igiene in quanto se i nostri coloni saranno sporchi, avranno molta più probabilità di venire infettati da qualche malattia, il che ci renderà la vita ancora più difficile.
Altre aggiunte molto interessanti sono il ciclo giorno/notte che aggiunge un ulteriore livello di sfida e i sistemi di condutture e cablaggi che ci costringeranno a ingegnarci per mantenere la colonia attiva e funzionante, senza incappare in eventuali perdite o sovraccarichi di tensione.
La curva di difficoltà del gioco è, come si può capire, abbastanza ripida ma si va ad appiattire dopo aver capito le meccaniche principali. Importante è soprattutto non farsi spaventare dalla miriade di icone e scritte nelle quali ci imbatteremo all’inizio: basta seguire il tutorial e sapremo in un batter d’occhio tutto ciò che c’è da sapere.
GRAFICA
Graficamente il gioco assomiglia moltissimo a Don’t Starve, un altro titolo di Klei, ma sostituisce i colori scuri e cupi con altri più vivaci ed identificativi. A parte questo in generale è molto piacevole e personalmente la trovo alquanto in sintonia con gli altri elementi del gioco.
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SUONO
Il sound design è molto spiccato e a parte qualche effetto in gioco, nel complesso si rivela molto azzeccato. La colonna sonora è molto interessante e si fa sentire soprattutto nei momenti più tesi, quando cambia intonazione e rende l’incontro con un mostro sconosciuto ancora più terrificante.
LEVEL DESIGN
Non molto da dire per il level design, allo stadio attuale Oxygen Not Included è costituito principalmente da 5 biomi che si miscelano abbastanza bene tra loro, anche se in alcuni punti sembrano monotoni e privi di un reale pericolo.
CONCLUSIONI
Per concludere vorremmo ricordare che Oxygen Not Included è ancora in fase di sviluppo e che quindi ritorneremo con una recensione più approfondita in seguito, quando il titolo sarà rilasciato nel suo complesso. Con quasi 20 ore di gioco spalmate in qualche giorno, sono sicuro che questo titolo abbia un grande potenziale e che quando sarà terminato non potremo che parlarne bene. Attualmente lo consigliamo a chi vuole concretamente aiutare gli sviluppatori durante il periodo di accesso anticipato e speriamo che questa recensione possa esservi stata utile per prendere una decisione giusta.