SEGUI IL NOSTRO CANALE TELEGRAM 🥰

La casa di carta (prima parte), la recensione: l’intrigante serie Netflix

Una delle serie di cui si parla più in giro ultimamente,  pubblicizzata seppur non prodotta da Netflix è “La casa di carta” o “La casa de papel”, che noi di RecensioneDigitale abbiamo avuto la possibilità di vedere recentemente. L’abbiamo finita di vedere proprio in questi giorni e ci sembra giusto parlarvene rapidamente e farvi una rapida recensione della prima parte, che non ci ha fatto staccare gli occhi dallo schermo neanche per un attimo. Essa è composta da molti personaggi intriganti, che successivamente andremo ad analizzare. è una produzione spagnola, ma molto “americanizzata” sia per le tematiche toccate, sia per il modo in cui esse vengono trattate.

TRAMA:

Questa serie parla semplicemente di una rapina avvenuta nella zecca nazionale spagnola. Essa è compiuta da 8 rapinatori, selezionati non solo in base alle loro competenze specifiche necessarie per compiere il colpo, ma anche secondo la loro storia di vita, infatti tutti e 8 non hanno pù nulla da perdere, e quindi possono rischiare tutto e impegnarsi pienamente nella missione. Tutta l’operazione è diretta dal personaggio del “Professore”, che approfondiremo in seguito. Per mantenere il proprio anonimato ad ogni componente della rapina verrà dato il nome di una città e verrà vietato di intraprendere relazioni sentimentali con gli altri rapinatori, promessa che verrà subito infranta da due personaggi, Tokyo e Rio, ma di questo ne parleremo meglio dopo. La rapina verrà preparata minuziosamente e calcolando ogni dettaglio in 5 mesi, dove i personaggi si ritirano in campagna, per studiare il tutto e concentrarsi al massimo. Sorgeranno, però, diversi conflitti fra i rapinatori che metteranno più volte a rischio la buona riuscita della missione, sia durante la propria preparazione, ma, anche e soprattutto, durante il suo svolgimento. Dopo aver studiato per 5 mesi tutte le mosse del proprio scacchiere il Professore e i suoi uomini riusciranno ad entrare tramite una mossa geniale all’interno della zecca e iniziare la rapina, tramite chiaramente “l’ausilio” di ostaggi, scelti e studiati con accuratezza anch’essi. L’operazione continuerà anche se ci saranno molti intoppi e la storia della prima parte si chiuderà con la polizia, capeggiata da Raquel Murillo, personaggio intrigante e complesso anch’esso, che scopre il posto dove i rapinatori avevano studiato la missione, mentre essi sono ancora dentro la zecca a stampare soldi e a tenere sotto scacco la polizia e i propri ostaggi. Infatti l’obbiettivo della rapina non sarà rubare dalla riserva della banca nazionale, ma riuscire a stampare il più alto numero di denaro, quindi i rapinatori dovranno cercare di stare dentro la zecca il più possibile, per prendere tempo e stampare più soldi possibile (si stimerà un colpo da 2400 milioni di euro).

I PERSONAGGI:

Ora andremo ad analizzare alcuni personaggi, a coppie e non, a seconda dei rapporti sviluppatosi nella serie, analizzando alcuni loro tratti che noi di RecensioneDigitale abbiamo considerato più intriganti/interessanti.

TOKYO e RIO:

Il personaggio di Tokyo è il protagonista di questa serie, se così possiamo definirla, nonchè la voce narrante che racconta gli eventi e collega alcuni avvenimenti accaduti durante la rapina con flashback passati durante la preparazione al colpo, che spiegano il perchè di certi comportamenti e di certi rapporti fra i personaggi. Tema centrale di questo personaggio è la storia d’amore che essa ha con un altro rapinatore, cioè il giovane Rio, hacker informatico che aiuterà i rapinatori ad eludere la sicurezza e i relativi sistemi informatici correlati. è una storia d’amore molto atipica (già per il fatto che si svolge durante una rapina dovrebbe risultare assurdo!) nata quasi per “scherzo”, che però porterà i due personaggi a legarsi sempre di più, mettendo a repentaglio più volte la rapina (infatti le due identità dei personaggi verranno rese pubbliche dalla polizia a causa di alcuni errori commessi dai due innamorati), ma facendoci capire che, nonostante tutto, l’amore vince sempre su tutto e sta alla base di tutte le nostre vite, mettendo pure a repentaglio la nostra sicurezza pur di riuscire a stare con chi amiamo, che vale più di tutto per noi.

IL PROFESSORE E RAQUEL MURILLO:


Non possiamo non citare la mente di tutta l’operazione, cioè il personaggio del “Professore”. Esso, infatti, è colui che ha adunato e selezionato tutto il gruppo di rapinatori, costruendo tassello dopo tassello tutte le mosse e contromosse da compiere durante la missione, risultando sempre un passo avanti alla polizia, anche quando tutto sembrava sgretolarsi davanti ai suoi occhi. Una relazione legata al suo personaggio sicuramente da raccontare è quella con l’ispettore Raquel Murillo(che gestiva e comandava l’operazione di polizia contro i rapinatori), che porterà i due ad intraprendere una “love story”, che il Professore costruì appositamente per studiare da più vicino e con più accuratezza le mosse della polizia. Questa freddezza del Professore, però, verrà messa in discussione nel finale di stagione della prima parte, in cui si vedrà esso pian piano lasciarsi un po’ più andare con Raquel, tralasciando alcuni dettagli fondamentali della missione, che porteranno le forze dell’ordine a scoprire il luogo dove era stata preparata la rapina alla zecca, rischiando di far saltare tutti i piani del Professore. E anche questa, secondo me, è un’altro chiaro messaggio che la serie cerca di mandare sullo sfondo “romantico”, e cioè che l’amore rischia di “offuscarti la vista”, ma in senso positivo, anche se il Professore sicuramente la penserà in maniera differente.

BERLINO:


Esso è colui che dirige la rapina dall’interno, è un personaggio molto particolare, che invece di cercare di spaventare gli ostaggi cerca di instaurare un rapporto di empatia, passando per il “non cattivo” (cosa che invece, per ovvie ragioni, è) ma per colui che cerca di salvarli da una situazione da lui stesso paradossalmente creata. Durante la serie ci verrà svelato che a Berlino rimangono pochissimi mesi di vita, il che conferma la sua scelta da parte del Professore, per il semplice fatto che non ha nulla da perdere e che farebbe di tutto pur di godersi i suoi ultimi giorni di vita in libertà. Un’altra cosa che contraddistingue questo personaggio è la completa mancanza di emozioni, infatti più di qualche volta dimostrerà di non avere un cuore e di pensare solo ai propri interessi, nonostante quello che cerca di far trasparire esternamente, rendendo Berlino sgradevole agli occhi di chi guarda la serie, che a volte lo odierà a morte per le scelte che compierà.

 MOSCA, DENVER e MONICA:


Sono padre (Mosca) e figlio (Denver), e quello che ci vuole trasmettere la serie è un po’ lo strano rapporto familiare presente fra i due, facendoci capire che tante volte le persone che sembrano le peggiori del mondo sono state costrette a compiere certe scelte. Infatti Mosca sottolinea più volte che non avrebbe voluto far prendere a suo figlio la strada della criminalità, ma è stato costretto a fare ciò, a “compromettere” la cosa a cui lui teneva di più al mondo, allo stesso tempo, paradossalmente, per proteggerlo e assicurargli un futuro. Rilevante nella storia sarà anche la relazione sentimentale che legherà Denver che si innamorerà di un’impiegata della zecca nazionale, conosciuta ovviamente durante la rapina, cioè Mònica Gatzambide, amante e segretaria del direttore della banca Arturo Romàn. E anche in questo caso secondo noi la serie vuole mandarci un altro messaggio sull’amore, e cioè che esso può essere imprevedibile e colpirci nei momenti in cui meno ci aspettiamo.

NAIROBI, HELSINKI E OSLO:


Altri personaggi da citare sono sicuramente altri 3 rapinatori, cioè Nairobi, l’altra donna del gruppo, considerata forse il fulcro della “pazzia” del gruppo, ma che in realtà, nonostante le apparenze, nasconde una storia molto complicata alle spalle, che la porterà a diventare una criminale solo per riconquistare sua figlia. E qui ci viene data un’altra lezione, e cioè che le apparenze spesso ingannano, e non di poco.
A far parte dei rapinatori ci sono poi Helsinki e Oslo, i quali sono gemelli, e fra i quali traspare un forte rapporto di amore fraterno.

LA RESISTENZA:


Tema centrale della serie, e sicuramente da citare è quello della Resistenza. Infatti, il Professore non considererà mai la sua operazione come una rapina, ma come una sorte di resistenza al governo spagnolo, e più volte,infatti, dirà ai suoi uomini di dover passare come coloro che aiutano e sostengono gli ostaggi, facendo passare la polizia come quelli “cattivi”, per ottenere il consenso e l’appoggio popolare, per quanto questo pur possa sembrare assurdo. Questo discorso sarà legato a doppio filo con noi italiani pure, e cioè col discorso dei partigiani e della loro resistenza, con la riproposizione più volte della canzone “Bella Ciao”.

CONCLUSIONI:


Noi di recensione digitale consigliamo molto questa serie per diversi motivi. Il primo di tutti, seppur banale, è l’avvincente trama, che ti tiene incollato allo schermo dalla prima all’ultima puntata della prima parte. Infatti sarà una continua partita a scacchi con la polizia spagnola, in cui però il Professore e i suoi uomini sono sempre una mossa avanti, o almeno questo fa presagire per ora lo svolgimento della storia, apparte nella parte finale, dove sembrano ribaltarsi i ruoli, anche se conoscendo la furbezza dei rapinatori e le situazioni accadute non ne siamo così sicuri, ma questo lo sapremo con certezza solo con l’uscita della seconda parte in Italia (infatti in Spagna è già uscita da tempo, ma abbiamo volutamente evitato spoiler attendendo l’uscita ufficiale nelle piattaforme italiane). Un altro motivo ovvio, legato al discorso precedente, sono i continui colpi di scena che ci sono durante la serie, infatti ci verrà sempre fatto credere che i rapinatori sono fregati, quando in realtà il Professore aveva già previsto tutto ed era già un passo avanti. Inoltre ci sono molti altri temi e le citazioni sono molte, fra cui quella che lega molto la serie all’Italia, con il collegamento ,precedentemente descritto, alla resistenza partigiana. Inoltre la serie ci fa stare dalla parte dei rapinatori, arrivando quasi a tifare per loro e facendoci pensare, in maniera ovviamente metaforica e solo legata alla serie “Quanto è bello essere cattivi!”, e questo è un altro punto molto importante che fa legare chi guarda la serie ai personaggi e alle loro storie antecedenti alla rapina, raccontati in maniera eccelsa con dei flashback ricorrenti.
In conclusione, quindi, consigliamo vivamente questa serie e non vediamo l’ora di raccontarvi la seconda parte! A presto.

La casa di carta (prima parte), la recensione: l’intrigante serie Netflix
CONCLUSIONE
PRO
CONTRO
8
VALUTAZIONE COMPLESSIVA