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Fujifilm X-E5, la recensione: il ritorno della regina della street photography

Ultimo aggiornamento:

Dopo una lunga attesa, Fujifilm rinnova la sua iconica serie in stile telemetro con la X-E5. Il nuovo modello non è un semplice aggiornamento, ma una macchina fotografica che prende il meglio della tecnologia Fujifilm e la concentra in un corpo compatto che fa dello stile e della performance i suoi cavalli di battaglia. L’abbiamo messa alla prova per le strade per valutarne ogni aspetto, dal design rinnovato alle prestazioni del nuovo sensore.

Design ed Ergonomia: Un Tocco di Stile e la Giusta Presa

La prima cosa che si nota prendendo in mano la X-E5 è che Fujifilm ha ascoltato. Se la X-E4 era una “saponetta” di design puro ma difficile da impugnare, la nuova arrivata corregge il tiro in maniera egregia. È stato aggiunto un piccolo ma efficacissimo grip frontale e un supporto per il pollice sul retro. Questa modifica trasforma radicalmente l’esperienza d’uso: la fotocamera ora si tiene saldamente in mano, anche con ottiche leggermente più pesanti del compatto XF27mm.

La costruzione è di livello superiore, con una calotta superiore realizzata da un unico blocco di alluminio che restituisce un feeling decisamente premium. Le ghiere sono precise e il feeling generale è quello di un prodotto curato nei minimi dettagli. Lo stile “rangefinder” rimane il suo marchio di fabbrica, con il mirino elettronico (EVF) posizionato lateralmente, una gioia per chi ama la fotografia di strada e vuole tenere un occhio sulla scena circostante.

Una delle novità più interessanti è l’introduzione di una ghiera dedicata alle Simulazioni Pellicola, simile a quella vista sulla X-T50. Questa scelta rende immediato e divertente il cambio tra i celebri “look” Fujifilm, incoraggiando la creatività direttamente in fase di scatto.

Qualità d’Immagine e Performance: Il Cuore della X-T5

Sotto il cofano, la Fujifilm X-E5 è tutt’altro che una fotocamera di fascia media. Monta l’acclamato sensore X-Trans CMOS 5 HR da 40.2 Megapixel e il processore d’immagine X-Processor 5. È, in sostanza, la stessa combinazione che abbiamo amato su modelli di punta come la X-T5 e la X-H2.

Questo si traduce in una qualità d’immagine superba. I file hanno una profondità di colore incredibile, una gamma dinamica eccellente e un livello di dettaglio che permette ampi ritagli senza perdita di qualità. Anche ad alti ISO, il rumore è gestito magistralmente, restituendo file puliti e utilizzabili anche in condizioni di luce scarsa.

Ma la vera rivoluzione per la serie X-E è l’introduzione dello stabilizzatore d’immagine interno (IBIS). Questo sistema a 5 assi, capace di compensare fino a 7 stop, apre un mondo di possibilità. Scattare a mano libera con tempi lenti diventa un gioco da ragazzi, rendendo la X-E5 una compagna ideale per la fotografia notturna o in interni, senza la necessità di un treppiede.

L’autofocus, grazie al nuovo processore e agli algoritmi di deep learning, è veloce, preciso e affidabile. Il riconoscimento e l’inseguimento dei soggetti (persone, animali, veicoli) funzionano egregiamente, rendendo la macchina reattiva e capace di catturare anche i momenti più fugaci.

Video e Altre Funzioni

Anche sul fronte video, la X-E5 fa un salto di qualità notevole. È in grado di registrare internamente in 6.2K a 30p e in 4K a 60p, offrendo una flessibilità enorme per i content creator. La presenza dell’IBIS è, anche in questo caso, un vantaggio innegabile per ottenere riprese stabili senza gimbal.

Il display LCD posteriore è inclinabile, ottimo per le inquadrature dall’alto o dal basso, ma non è completamente articolato, una scelta che mantiene il corpo macchina più sottile e compatto.

Una X100VI a ottiche intercambiabili?

Il paragone sorge spontaneo. Con la crisi di disponibilità della X100VI, molti vedono nella X-E5 la perfetta alternativa. Per certi versi, lo è. Offre lo stesso sensore, lo stesso processore, l’IBIS e un’estetica simile, ma con il vantaggio fondamentale di poter cambiare obiettivo. Abbinata al compattissimo XF23mmF2.8 R WR, l’esperienza è quasi identica a quella di una X100, ma con la libertà di montare un teleobiettivo o un grandangolo spinto quando serve.

Conclusioni

La Fujifilm X-E5 non è solo l’erede che la serie X-E meritava, ma è probabilmente una delle fotocamere più complete e affascinanti attualmente sul mercato APS-C. Unisce un design iconico a prestazioni da top di gamma, correggendo le criticità del modello precedente e aggiungendo funzionalità chiave come l’IBIS e la ghiera delle simulazioni pellicola.

È la fotocamera perfetta per la street photography, per i viaggi e per chiunque cerchi un corpo macchina leggero, stiloso ma senza compromessi sulla qualità d’immagine. Il prezzo è aumentato rispetto alla X-E4, ma è pienamente giustificato dal balzo tecnologico e qualitativo.

Fujifilm X-E5, la recensione: il ritorno della regina della street photography
CONCLUSIONE
È la fotocamera perfetta per la street photography, per i viaggi e per chiunque cerchi un corpo macchina leggero, stiloso ma senza compromessi sulla qualità d'immagine. Il prezzo è aumentato rispetto alla X-E4, ma è pienamente giustificato dal balzo tecnologico e qualitativo.
PRO
Non tropicalizzata
Qualità d'immagine superba
Stabilizzatore IBIS
Ergonomia e grip
Autofocus rapido e intelligente
CONTRO
Non tropicalizzata
Schermo non completamente articolato
Autonomia della batteria limitata
9.2
VALUTAZIONE COMPLESSIVA
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