Dopo qualche mese dal nostro primo incontro con gli sviluppatori e ideatori dell’ambizioso progetto di Cubbit, una startup totalmente italiana di Bologna, vogliamo darvi i nostri pareri su una nuova concezione e modo di vedere la condivisione e l’archiviazione di dati strizzando l’occhio ad un approccio green e sostenibile.
Premessa
Abbiamo testato la Cubbit Cell in versione da 1TB (espandibile con USB) in sede per memorizzare e scambiarci file lavorativi all’interno della redazione collegandola al router di sede.
Design
Il design della Cubbit CellCubbit è sostanzialmente una cella a forma esagonale con il logo dell’azienda sulla parte frontale con una porta USB-A 3.0 e presa LAN sul lato destro e presa per l’alimentazione su quello opposto; il design è molto carino e non invadente per cui si adatta bene al posizionamento in un ufficio o in qualsiasi stanza della casa se usato in ambito domestico.
Non ci sono pulsanti di accensione o altre prese/comandi perché tutto viene poi gestito dall’interfaccia web per la gestione dei file in cloud.
Tecnologia
La tecnologia che sta alla base del progetto Cubbit è quella di distribuire tra tutte le celle i file che gli utenti caricano in modo da creare ridondanza tra le celle accese in quel momento e sparse in giro per il mondo, in questo modo i files che ogni singolo utente sono sempre raggiungibili anche quando la cella fisica acquistata personalmente è spenta o disconnessa dalla propria rete.
A livello di client tutto è protetto dalla crittografia AES 256 in modo da non permettere a nessuno di accedere a quanto caricato se non dallo stesso utente possessore dei files.
Questo tipo di architettura permette di garantire al massimo il Disaster Recovery in caso di malfunzionamento della propria Cubbit Cell infatti i documenti digitali non andranno mai persi perché saranno sempre ridondati anche sulle altre celle e sempre online; tutto ciò porta inevitabilmente anche ad un miglior impatto in termini di velocità di download dei dati.
Funzionalità
Il pannello della web appDal pannello web di Cubbit è possibile fare tutte le operazioni che ci aspetta su un servizio di Cloud online, quindi caricare nuovi files/cartelle, creare nuove cartelle e gestire spostamenti degli stessi e cancellazione.
Ovviamente è possibile eseguire il download di quando caricato anche tramite l’applicazione scaricabile per computer dalla quale è anche possibile osservar le statistiche d’uso della propria Cubbit Cell e dello spazio utilizzato.
Grazie alla presa USB presente sul prodotto è anche possibile espandere lo spazio del cloud collegando un hard disk esterno o una tradizionale chiavetta.
Prestazioni
Porta USB e LAN sul lato destro della CellDopo svariati test di upload/download e gestione generale di dati in ambito lavorativo possiamo dire che, escluso l’aspetto etico dell’impatto ambientale pressoché azzerato che a nostro parere è quello che veramente fa la differenza se si sceglie di acquistare Cubbit, ci siamo trovati davanti ad un grane prodotto che offre tutto quello che ci si aspetta parlando di servizi di Cloud.
Conclusione
Cubbit a nostro parere è un’idea geniale che coniuga il concetto di hardware fisico limitato ad una cella che sta senza problemi dentro una borsa ad mondo dei servizi di NAS online che normalmente siamo abituati a concepire come una enorme sala server raffreddata 24 ore al giorno con delle macchine che consumano una quantità sproporzionata di energia inquinando.
Il prezzo sicuramente non fa per tutti ma se decidete di acquistarlo oltre che fare un gesto per l’ambiente lo farete, in positivo, anche per il vostro modo di lavorare
