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Serie TV da vedere nel 2021, i consigli: vi diciamo che cosa dovete veramente guardare

Nell’ultimo anno sicuramente da dimenticare noi di RecensioneDigitale.it abbiamo trovato l’opportunità, a causa di tutto il tempo e tutte le serate dovute passare sul divano, di approfondire il mondo delle serie TV e del cinema; per questo vi vogliamo consigliare qualche serie TV da vedere nel 2021 (sia recente che no) presente nelle principali piattaforme di streaming da vedere per potervi un attimo estraniare dal mondo esterno e passare qualche momento di serenità e di riflessione interiore, anche per iniziare l’anno nuovo con lo spirito giusto.

Alcune ovviamente magari sono nomi di cui avete già sentito parlare, e che magari abbiamo pure noi in parte abbiamo già trattato, mentre altre magari sono meno conosciute e più per un pubblico meno “mainstream”.

La regina degli scacchi (Netflix, 2020)

Non pensiamo di essere né i primi né gli ultimi a consigliarvi questa miniserie TV targata Netflix sul mondo degli scacchi, che sta avendo una risonanza incredibile a livello internazionale, diventando una delle produzioni ormai “must” per gli appassionati delle serie TV. Ne abbiamo già parlato appena uscita nella nostra recensione, quindi non ci dilungheremo a raccontarvi ma vi rimandiamo ai nostri pareri già espressi. Ma vi diamo un ultimo e ulteriore consiglio: vedetevela. Non ve ne pentirete! Per noi è LA serie del 2020, senza se e senza ma.

Euphoria (Sky, 2020-in corso)

Passiamo ora a una produzione HBO, che sembra sempre di più voler rivoluzionare il mondo delle produzioni televisive. Da una prima lettura della trama (infatti la serie parla di un gruppo di studenti delle scuole superiori alla scoperta della propria identità esplorando il proprio mondo fatto di droghe, sesso, traumi, social media, amore e amicizia)  sembriamo trovarci davanti al classico Teen Drama per adolescenti, e possiamo anche essere d’accordo su questo, ma Euphoria è molto di più. Euphoria è un estasi di immagini e di emozioni che ti colpisce dritto al cuore e ti trasmette tutto quello che ti deve trasmettere in maniera semplice ma sempre con una certa accuratezza. Noi di RecensioneDigitale vogliamo fare un plagio alla fotografia di questa serie e alle grandi interpretazioni delle protagoniste, una su tutte Zendaya, ormai giovanissima star mondiale e affermata sia sul piccolo che sul grande schermo, ma anche quella di Hunter Schafer, nuova rivelazione emersa da questa serie. Euphoria è toccante nella sua crudezza e nel raccontare le emozioni adolescenziali (e non solo) e riesce a coinvolgerti in tutte le scene come se anche tu facessi parte della storia e delle vicende raccontate.

The Good Place (Netflix, 2016-2020)

Leggerezza e comicità, ma The Good Place non è solo questo. Partendo da un’ottima interpretazione e presenza scenica di Kristen Bell questa produzione ci racconta una storia che, leggendo la trama, a primo acchito può sembrarci un po’ banale e scontata. La storia inizia infatti narrandoci le avventure di Eleanor, che, dopo essere stata investita da un camion, si risveglia nella parte dell’Aldilà dedicata alle persone buone. Guidata dal suo mentore Micheal però si accorgerà di non meritarsi un posto simile e di essere stata scambiata con una sua omonima terrestre. Ma sin dal primo momento di visione capiamo che questa serie è diversa dalle classiche serie comiche. Ha una comicità demenziale ma non scontata, giocando molto sui giri di parole e sull’umorismo “british” e sicuramente non convenzionale. Ma oltre a farci ridere The Good Place sembra pure volerci far riflettere rappresentando uno strappato della nostra società, nel bene ma soprattutto nel male. Se volete svagarvi ma allo stesso tempo riflettere questa serie farà proprio al vostro caso.

[Attenzione: la quarta e ultima stagione non è ancora presente su Netflix]

When They See Us (Miniserie Netflix, 2019)

Un pugno nello stomaco. Nient’altro ad aggiungere se non questo. Questa miniserie Netflix parla della storia vera dei 5 adolescenti di Harlem del caso della jogger di Central Park, i quali iniziano a vivere un terribile incubo (giudiziario e non) dopo essere stati ingiustamente accusati di un brutale attacco a Central Park. La fotografia e le immagini di questa serie  riescono ad arricchire pienamente la narrazione della storia, coinvolgendoci a pieno emotivamente nella vicenda, risultando semplicemente perfette, colpendoci dritto nel cuore. La serie, alla fine, ci lascerà un senso di rabbia misto a tristezza, ma anche un senso di speranza per il futuro. E se trasmettere emozioni dovrebbe essere una prerogativa dell’arte e del cinema questa miniserie non può che essere definita un fiore all’occhiello della piattaforma di streaming. Chapeau Netflix!

THE OA (Netflix, 2016-2019)

Disturbante. Forse è la prima parola che ci viene in mente quando parliamo di The OA. Ma non fraintendeteci, è quel disturbante che fa bene alla mente umana. La serie parla di una ragazza, Praire Johnson Brit Marling protagonista e stessa autrice del programma), non vedente, che un giorno scompare misteriosamente. 7 anni dopo la donna riappare ed è persino capace di vedere, ma si rifiuta di raccontare ciò che gli è accaduto nel periodo della sua scomparizione, anzi decide di reclutare 5 sconosciuti per svolgere una missione segreta legata ai precedenti avvenimenti, che pian piano ci verrà svelata durante lo svolgimento della serie. Non ci avete capito granché vero? Tranquilli è normale, e forse è anche il punto di forza di questa produzione, cioè questo continuo velo di mistero che la circonda, facendoci porre domande esistenziali che mai ci saremmo posti e andando a scavare nel profondo della nostra psiche.

La cosa che ci disturba di più però è che Netflix abbia cancellato questa ottima produzione alla fine della seconda stagione, nonostante un cliffangher degno di nota inserito nel finale. Perché abbandonare produzioni di questo livello? Comunque vedetela nonostante la cancellazione, merita assolutamente una visione, sperando che Netflix ritorni nei suoi passi e decida di produrre il continuo di questo viaggio (in tutti i sensi).

Alice in Borderland (Netflix, 2020- in corso)

Intrattenimento allo stato puro e azione adrenalinica. La trama vede vede protagonista Arisu, un giovane che si ritrova perso in una Tokyo abbandonata insieme ai suoi migliori amici, Chōta e Karube. In questo mondo strano e senza senso Arisu incontrerà molti altri personaggi, con cui legherà o si scontrerà, cercando di svelare un mistero dopo l’altro mentre rischia la propria vita per poter continuare il “game” e quindi continuare a sopravvivere. La nuova serie  giapponese tratta dall’omonimo manga vuole rappresentare una botta di adrenalina nei nostri animi e farci capire che le sfide che la vita ci pone davanti sono fatte per essere sorpassate, e, nella maggior parte di esse, siamo da soli davanti alle nostre paure. Fra le serie che vi proponiamo è sicuramente la meno impegnativa in termini di trama e di emozioni (anche se ci sono comunque molte scene e momenti introspettivi di analisi dei personaggi e dei loro sentimenti) ma l’obbiettivo di questa serie è sicuramente intrattenere nel vero senso della parola, portando il pubblico a un climax ascendente fino a un finale misterioso.

Boris (Netflix, 2007-2010)

Irriverente e divertente senza confini. Francesco Pannofino interpreta il regista della serie fittizia gli “Occhi del cuore 2” e ci porta dietro le quinte di un set televisivo, mostrandoci le giornate durante le riprese di questo programma. L’obbiettivo di fondo di questa serie è quello di prendere in giro il mondo delle produzioni televisive italiane del tempo, e Boris ci riesce sempre sempre egregiamente con una certa finezza e con tante (ma tante) risate in sottofondo. Dopo solo mezza puntata vi troverete a parlare e comunicare solo tramite citazioni di questa serie TV italiana (molto italiana), e non potrete non innamorarvi di certi personaggi e di certe situazioni. Iconica.

Atypical (Netflix, 2017-in corso)

Emozioni a profusione. Atypical parla dell’autismo da tutte le sue angolature, e in particolare di Sam (Keir Gilchrist), adolescente autistico, e delle sue prime avventure amorose liceali. Infatti, arrivato all’età di 18 anni, Sam pensa che è arrivato anche per lui il momento di trovare l’amore e avere una sua indipendenza, nonostante le mille problematiche legate alla sua malattia. Sam quindi inizierà un emozionante e complicato (ma anche divertente) viaggio alla ricerca di sé stesso, con l’aiuto della sua psicologa Julia (Amy Okuda) ma soprattutto della sua famiglia, fra cui la madre apprensiva Elsa (Jennifer Jason Leigh), il padre comprensivo Doug (Micheal Rapaport), e la sorella Casey (Bridgette Lundy-Paine). Vi consigliamo questa serie perché riesce a toccare delle tematiche molto difficili in maniera molto toccante e senza risultare eccessiva o esasperata. Riesce ad emozionare più volte, grazie anche soprattutto alle interpretazioni dei nostri protagonisti, che riescono a dare quel tocco e quelle sfumature giuste alle diverse situazioni quotidiane da analizzare e da raccontare. Volete emozionarvi con un teen drama differente? Atyipical è quello che fa per voi!