SEGUI LE NOSTRE OFFERTE SUL CANALE TELEGRAM 🥰

8 miti da sfatare sugli smartphone

Ricaricare la batteria la notte crea problemi allo smartphone? Maggiore sarà il numero di pixel, migliori saranno le foto scattate? Ecco i miti da sfatare.

Lo smartphone è indubbiamente il dispositivo elettronico con il quale passiamo più tempo durante l’arco di una giornata. Ogni anno i telefonini diventano sempre più efficienti e ricchi di funzioni. Nonostante questo esistono ancora diversi miti da sfatare sugli smartphone.

Una delle convinzioni più diffuse, e non esattamente corrette, è quella che più RAM possiede uno smartphone e più le sue prestazioni saranno di qualità. E la “colpa”, in parte, è di alcuni produttori che nelle loro campagne di pubblicità spingono molto sulla quantità della RAM dei propri dispositivi. Per fare un esempio pratico, per gestire in maniera perfetta l’ultimo sistema operativo mobile di Google, Android 8.0 Oreo, bastano 3 o 4GB di RAM. Vero è che più RAM possediamo e più applicazioni potremo aprire all’unisono. Ma la maggior parte degli utenti usa al massimo 4-5 app alla volta. E per questo utilizzo bastano sempre i soliti 4GB.

Tanti pixel uguale foto di qualità

Un altro falso mito riguarda le fotocamere: maggiori sono i megapixel di un sensore fotografico e migliori saranno gli scatti. Questo è sbagliato. La qualità delle foto dipende sì dal numero di megapixel ma anche dalla qualità del sensore fotografico. Per questo possono esserci delle fotocamere da 16 megapixel che funzionano meglio di altre da 20 megapixel. La differenza in fin dei conti non la fanno il numero dei megapixel ma la loro effettiva grandezza.

Ricariche notturne

Una vecchia leggenda racconta che ricaricare il telefono tutta la notte distruggerà la nostra batteria. Questa storia sarebbe vera negli anni Novanta, ma ormai le batterie degli smartphone non soffrono i cicli di ricarica lunghi. Ogni dispositivo mobile oggi possiede diversi circuiti protettivi, dal caricatore alla stessa batteria, per evitare di sovraccaricare il telefono. L’unico errore da non commettere è quello di surriscaldare il dispositivo quando è in ricarica, perciò non usiamolo mentre è attaccato alla corrente e togliamo la cover.

Le power bank sono pericolose

Sempre parlando di batterie e di ricariche, molti utenti sono convinti che usare le power bank alla lunga rovinerà il nostro telefono. Il problema non sono i caricatori portatili ma l’amperaggio e la qualità di questi dispositivi. Se hanno una potenza di ricarica non compatibile con il telefono o risultano contraffatti allora potrebbero essere pericolosi. Il consiglio è quello di usare solo batterie esterne ufficiali o compatibili con il nostro smartphone.

Gli aggiornamenti migliorano il device

Gli aggiornamenti rilasciati da Google, da Apple o dal nostro produttore sono fondamentali per la sicurezza informatica, ma hanno degli effetti importanti anche sulla durata della batteria e sulla velocità del nostro telefono. Alcuni utenti credono che aggiornare il telefono significhi ricevere funzioni sempre più innovative. Non sempre è così.

Chiudere le applicazioni

La maggior parte di noi è convinta che chiudendo le applicazioni in uso migliorerà la durata della batteria e la velocità del telefono. In realtà utilizzando costantemente la funzione di pulizia del multitasking rischiamo di fare più male che bene al nostro smartphone. Perché ogni volta che apriamo un’applicazione il telefono deve caricarla da capo, scaricando ulteriormente la batteria.

Usare Wi-Fi gratis

La maggior parte degli utenti quando è in giro cerca connessioni gratuite, specie nei locali o negli spazi comuni come stazioni e aeroporti. È vero in questo modo non consumiamo i dati del piano telefonico ma corriamo degli enormi rischi per la nostra privacy e la nostra sicurezza. Dovremo limitare al minimo l’uso del Wi-Fi pubblico.

Corpo in plastica

Molti utenti non amano il corpo in plastica degli smartphone. Anche perché la maggior parte dei produttori ormai ci ha abituato a telai, più costosi, in metallo o in vetro. Ma la plastica non è sinonimo di scarsa qualità. I dispositivi in plastica, per esempio, hanno una maggiore ricezione rispetto a quelli in metallo. Il materiale del telaio, infatti, crea meno interferenze. Per quanto riguarda l’usabilità i dispositivi in plastica sono anche più leggeri. Rispetto a quelli in vetro, invece, sono molto più resistenti e si graffiano di meno rispetto a quelli in metallo.